“Giocare con Pep Guardiola era come giocare a scacchi”. Thierry Henry
Gli scacchi sono un gioco in cui devi vedere cosa succederà dopo, rilevare quali conseguenze si manifestano dopo ogni nuova mossa e capire le qualità di ciascun pezzo, così come quelli dell’ avversario.
È un gioco dove bisogna prendere continuamente decisioni.
Gli scacchi e il calcio sono molto simili e alcune tecniche possono essere facilmente messe in pratica in entrambi gli sport. Sono giochi imprevedibili e molto complessi!
Uno dei concetti cardine di entrambe le discipline è l’importanza del centro, che negli scacchi viene chiamato centro della scacchiera e nel calcio centrocampo.
Negli scacchi, il dominio delle caselle centrali, e4, d4, e5 e d5 (evidenziate in giallo) è considerato fondamentale.
Chi conquista il centro diventa padrone del gioco perché guadagna spazio togliendolo all’avversario, il che gli consente di manovrare e coordinare meglio i propri pezzi su tutta la scacchiera, quindi di essere già nella condizione di portare minacce immediate all’avversario.
La battaglia per il centro è evidente soprattutto all’inizio e, proprio per questo, tra le prime mosse da realizzare troviamo “il controllo immediato del centro” con i pedoni e con i pezzi leggeri (alfieri e cavalli).
Una volta che la battaglia per il centro si assesta entrambi i giocatori, in base a come hanno sviluppato i pezzi, devono creare una strategia di gioco.
A seconda di come sono posizionati i pezzi al centro si può decidere di spostare il gioco più su un lato della scacchiera, manovrando i pezzi nella propria metà della scacchiera fino ad attendere che il nostro avversario crei delle debolezze.
Il calcio non è diverso in questo senso.
Controllare il centro del campo è spesso uno dei concetti più importanti di qualsiasi piano strategico. E questo può essere fatto in vari modi.
Uno dei massimi esponenti del gioco di posizione (negli scacchi questo stile viene chiamato gioco posizionale) è sicuramente Pep Guardiola, non a caso anche lui scacchista. Negli scacchi moderni il più grande estimatore del gioco posizionale è l’attuale campione del mondo Magnus Carlsen, nonché grande appassionato di calcio.
![](https://www.uniscacchi.it/wp-content/uploads/2020/12/carlsen2-1000x1500.jpg)
Usando il Manchester City di Pep Guardiala come case study, vediamo come la squadra controlli con molti giocatori la zona centrale del campo e molto spesso, vediamo che i terzini del City, Kyle Walker e João Cancelo (2 e 27) si infilano nell’area di centrocampo, mentre le ali abbracciano la linea laterale, cercando di allungare la difesa avversaria, trasformandosi essenzialmente da un 4-3-3 a un 2-3-2-3 nella fase di costruzione del gioco.
La strategia scacchistica può aiutare a migliorare la strategia calcistica?!
Scritto da: GM Roberto Mogranzini